La caccia da altana è una forma di caccia tradizionale e rispettosa delle regole venatorie europee, particolarmente diffusa per il prelievo di specie come il daino, il capriolo e il cinghiale. Questa attività può essere svolta durante tutto l'anno, seguendo il calendario venatorio, in territori aperti e non recintati, gestiti da organizzazioni come G&G Hunting Services.

Uno degli aspetti distintivi di questa caccia è l'alta probabilità di incontrare trofei di grande qualità. Il cacciatore, accompagnato da una guida esperta, sale sull'altana (una postazione rialzata) all'alba o al tramonto, momenti in cui la fauna è più attiva. La guida svolge un ruolo cruciale, aiutando il cacciatore a scegliere l'animale da prelevare, in linea con le quote stabilite dai censimenti annuali della selvaggina. Questi censimenti sono fondamentali per garantire una gestione sostenibile delle popolazioni animali, rispettando l'equilibrio naturale.

Un aspetto essenziale di questa pratica è il rispetto dell'animale anche nella scelta della distanza di tiro. L'obiettivo principale è evitare di ferire l'animale inutilmente, garantendo un abbattimento rapido e indolore. La guida esperta, insieme al cacciatore, valuta attentamente la distanza e le condizioni di tiro per assicurarsi che il colpo sia preciso e letale, riducendo al minimo la sofferenza dell'animale.

Inoltre, ogni guida dispone di un cane addestrato alla ricerca della traccia su sangue, garantendo così il recupero dell'animale ferito, generalmente il mattino successivo all'azione di caccia. Questo approccio dimostra un grande rispetto per gli animali e per la natura in generale.



Infine, la selvaggina abbattuta viene sottoposta a rigorosi controlli veterinari prima di essere utilizzata per la preparazione di piatti gustosi e originali, spesso sorprendenti per chi non ha familiarità con queste tradizioni culinarie, ma sicuramente meritevoli di essere assaggiati.